Se il buon umore diventa opportunità di prevenzione
Ridere fa bene al cuore: l'atteggiamento positivo verso la vita è una condizione protettiva che il medico può contribuire a raccomandare al proprio paziente.
Comunemente si pensa che la depressione sia la conseguenza di una patologia cardiovascolare o di un intervento chirurgico al cuore. È vero il contrario (o meglio è anche vero il contrario): la depressione è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, e un atteggiamento “depresso” costituisce probabilmente una delle cause scatenanti di questo grave disturbo dell’umore.
Proprio qui al Monzino stiamo conducendo delle ricerche che cercano di dimostrare, – e disponiamo già di qualche dato preliminare importante, – come la depressione sia un fattore associato all’aterotrombosi.
Viceversa, un atteggiamento aperto e positivo verso la vita, la disposizione al riso e al buonumore, sono noti per essere fattori associati a una serie di meccanismi protettivi del nostro benessere, quali il miglioramento delle funzione immunitaria, cardiovascolare, neuroendocrina, ecc. Tutti fattori che contribuiscono non soltanto a una buona qualità di vita, ma anche a una buona condizione psicofisica.
L’atteggiamento positivo e il ridere favoriscono anche un aspetto forse meno noto, ma importante: il bilanciamento corretto dell’attenzione verso il sé e verso l’Altro. Tale equilibrio consente di evitare la chiusura in se stessi, una disposizione troppo auto-centrata che può contribuire allo sviluppo della depressione, promuovendo al contrario l’attenzione e la disponibilità verso le opportunità che la vita ci offre, con un miglioramento del proprio stile di vita, una maggiore attenzione ai consigli riguardanti la modifica del proprio stile di vita, l’attività fisica e le altre misure di protezione rispetto alle malattie cardiovascolari.
Guarda il video del Dr. Gualtiero Colombo, Responsabile Unità di Immunologia e genomica funzionale del Centro Cardiologico Monzino