Bioinformatica & IA
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La raccolta delle informazioni in ambito sanitario è costantemente in aumento e genera enormi moli di dati elettronici eterogenei e a flusso continuo, i cosiddetti ‘Health Big Data’. Questi dati provengono prevalentemente da 4 fonti: (i) cartelle cliniche informatizzate, (ii) bioimmagini, (iii) esperimenti prodotti dalle tecniche ‘omiche’ e (iv) il cosiddetto “internet delle cose” (i.e. IoT, Internet of Things), che raccoglie dati da tutti i devices elettronici come smartphone, smartwatch, dispositivi medici impiantabili o indossabili. Parallelamente al progresso della tecnologia, si è assistito in questi anni all’enorme sviluppo di due branche della scienza informatica a supporto dell’analisi dei dati biomedici: la Bioinformatica e l’Intelligenza Artificiale. La bioinformatica si occupa di organizzare, processare e analizzare le grosse moli dei “life science data”, prodotte in gran parte dalle piattaforme “-omiche” (e.g. genomica, proteomica, metabolomica), ed investigare le complesse interazioni biologiche con avanzati strumenti d’analisi e di calcolo. L’intelligenza artificiale in medicina consente, invece, di interrogare dati eterogenei e non strutturati (e.g. immagini, wearable devices, esperimenti biologici) e da essi sviluppare robusti modelli di predizione con un approccio data-driven a supporto della ricerca clinica per migliorare, ad esempio, l’accuratezza diagnostica, la predizione di outcome, la stratificazione dei soggetti più a rischio.
Con una grande predisposizione al problem solving, la facility di Bioinformatica & Intelligenza Artificiale (BioAI) del CCM, in questi anni ha supportato i gruppi di ricerca di base, pre-clinica e clinica, in tutte le fasi del processo analitico, dal disegno sperimentale fino all’analisi inferenziale o allo sviluppo di robusti modelli di predizione, nell’ottica di una medicina di precisione e di ricerca traslazionale.
