Progetto 1
La cardiomiopatia aritmogena (ACM) è una malattia genetica del cuore che porta a gravi aritmie, scompenso e morte improvvisa, soprattutto nei giovani. Le terapie attuali sono solo sintomatiche e non fermano la progressione della malattia. Studi recenti hanno mostrato che alti livelli di oxLDL nel sangue sono associati a forme più gravi di ACM e che Atorvastatina può prevenire la malattia nei modelli di malattia. Per verificare se Atorvastatina rallenta l’ACM anche nei pazienti, è stato avviato lo studio clinico SEARCH, uno studio randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco su 102 pazienti con ACM trattati per 18 mesi. L’obiettivo primario è valutare il cambiamento della funzione ventricolare destra. Saranno esaminati anche aritmie, parametri ECG, imaging e biomarcatori. SEARCH fornirà le prime prove cliniche sull’efficacia dell’atorvastatina nel modificare la progressione dell’ACM, aprendo la strada a nuove terapie mirate.
Progetto 2
Lo studio dei meccanismi alla base delle patologie cardiache, necessita di modelli in vitro in grado di rappresentare la complessità del sistema cuore, le molteplici interazioni tra i diversi sottotipi cellulari che vi risiedono e l’effetto delle condizioni ambientali (e.g. la matrice extracellulare che si modifica per effetto della patologia e la risposta alla somministrazione di farmaci). La progettazione di sistemi in vitro avanzati è una linea di ricerca in continua evoluzione. A questo proposito è stato messo a punto un metodo innovativo, che permette di ottenere organoidi cardiaci, piccole strutture 3D (mezzo millimetro di diametro), in grado di ricapitolare la multicellularità del tessuto cardiaco e la sua complessa organizzazione geometrica (e.g. la presenza di camere), con un approccio high-thorughput, dai costi contenuti, permettendo di misurare con metodi non distruttivi parametri descrittivi della funzionalità degli organoidi in risposta alla somministrazione di trattamenti farmacologici. Grazie a questo modello è possibile valutare effetti di cardiotossicità di farmaci o riprodurre caratteristiche fondamentali di cardiomiopatie di origine genetica, la cui complessità non riesce ancora ad essere del tutto rappresentata dai modelli in vitro più tradizioni o dai modelli animali, quali, per esempio la ACM.
Progetto 3
La distrofia muscolare (DM) è una malattia genetica dovuta a mutazioni del gene della distrofina. Le forme principali sono la Distrofia di Duchenne, più grave e a esordio precoce, e la Distrofia di Becker, a decorso più variabile e tardivo. Entrambe compromettono muscolo scheletrico e cuore, riducendo la sopravvivenza. I progressi terapeutici hanno allungato l’aspettativa di vita, ma hanno reso la cardiomiopatia una delle principali cause di morte. Identificare i meccanismi che stanno alla base dello sviluppo e della variabilità della cardiomiopatia in pazienti affetti da distrofia muscolare risulta essere fondamentale e per questo il nostro progetto ha come obiettivo la generazione di linee di cellule staminali pluripotenti indotte (in collaborazione con la iPSC Facility for Cardiac Modelling and Function) derivanti da pazienti Duchenne, il loro differenziamento in cardiomiociti e l’analisi dei fenotipi cardiaci. Successivamente i risultati ottenuti in vitro verranno correlati con i dati clinici dei pazienti specifici da cui sono state generate le iPSC. Questo consentirà di chiarire i meccanismi alla base della cardiomiopatia, con l’obiettivo di identificarne possibili target terapeutici e, potenzialmente, di individuare marcatori predittivi del suo sviluppo.