'Meccanosensazione’ cellulare e sviluppo della patologia cardiaca: quale legame sussiste?
In una rassegna pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature Reviews Cardiology” dal Dottor Maurizio Pesce, Responsabile dell'Unità di Ingegneria Tissutale Cardiovascolare del Monzino, realizzato in collaborazione con i Leaders di prestigiose istituzioni universitarie di Spagna, Olanda, Portogallo, Germania e Repubblica Ceca, delinea il rapporto esistente tra i meccanismi molecolari della percezione meccanica delle cellule cardiache e lo stato fisiologico/patologico del cuore.
Le ipotesi generate in questa rassegna sono anche state incluse in due studi sperimentali dell’Unità di Ingegneria Tissutale Cardiovascolare del Monzino, pubblicati rispettivamente a luglio e agosto di quest’anno. Importanti risultati che testimoniano l’impegno del nostro team nel rendere sempre più la conoscenza delle condizioni alla base dello scompenso cardiaco.
“Le evidenze dei nostri ultimi studi mostrano che esiste un rapporto molto stretto tra le evoluzioni patologiche del cuore e le alterazioni delle proprietà meccaniche della matrice extracellulare, che ne rappresenta l’impalcatura fondamentale. Vista l’organizzazione di questa impalcatura, che dipende dai fibroblasti che risiedono nel tessuto cardiaco, nel nostro studio ipotizziamo che le modificazioni progressive della percezione meccanica di queste cellule possano indurre i fenomeni di rimodellamento patologico alla base della fibrosi e dello scompenso cardiaco derivante. È quindi possibile ipotizzare che utilizzando approcci ‘meccano-terapeutici’, cioè metodi in grado di limitare la trasmissione molecolare degli stimoli meccanici nei fibroblasti, si possa promuovere il riparo o addirittura la rigenerazione del cuore.” Così afferma il Dottor Maurizio Pesce.