Covid e trombosi: i vaccini non sono il problema ma la soluzione
Le trombosi causate dal COVID-19 sono il vero tema di salute pubblica, i vaccini sono la possibile soluzione
«La vicenda Astra Zeneca ha ingigantito il tema della trombosi come effetto collaterale della vaccinazione anticovid. Ma è assolutamente necessario spostare il focus: il problema grave sono le complicanze trombotiche causate dal virus in chi si ammala, nel breve e nel lungo termine. Anche per questo è importante vaccinare con priorità i cardiopatici, iniziando da diabetici e scompensati gravi, come ha indicato il Ministero della salute» - così Giulio Pompilio, direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino, prende posizione sul dibattito sulla scurezza dei vaccini e annuncia il via libera al piano vaccinale dell’IRCCS milanese.
Il legame tra Covid-19 e trombosi
Marina Camera, responsabile dell’Unità di ricerca di biologia cellulare e molecolare cardiovascolare del Monzino e professore associato di Farmacologia alll’Università Statale di Milano, aggiunge: «In un nostro recente studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology: Basic to Translational Science, abbiamo identificato il meccanismo responsabile delle complicanze trombotiche nei pazienti affetti da Covid-19. I pazienti con forme gravi di polmonite da Sars-CoV-2 soffrono di ipossiemia non solo per l’infiammazione degli alveoli polmonari, ma anche per la presenza di micro e macro trombi nel sangue, causati da una iperattivazione piastrinica, che possono occludere i vasi polmonari. Le complicanze trombotiche sono purtroppo presenti nel 15-20% dei pazienti con forme gravi di polmonite da COVID-19 e possono essere causa delle prognosi infauste. Il nostro studio, suggerendo l’utilizzo specifico di farmaci antiaggreganti per controllare l’attivazione piastrinica, si basa sui trial clinici attualmente in corso che stanno valutando l’efficacia degli antiaggreganti nel trattamento delle temibili complicazioni trombotiche dell‘infezione da Sars-CoV-2».
La sindrome post Covid
«Lo stretto legame tra Covid-19 e trombosi - prosegue la professoressa Camera - è ancora oggetto della nostra attenzione. Stiamo infatti seguendo nel tempo i pazienti che hanno contratto l’infezione per comprendere i meccanismi responsabili della sindrome post-Covid. Questa condizione denota la persistenza di almeno uno dei sintomi riscontrati durante la fase acuta della malattia, in modo particolare affaticamento e difficoltà respiratoria, e si manifesta nell’80% dei soggetti che hanno avuto forme gravi di COVID-19 e nel 30% dei soggetti pauci-sintomatici».
In prima linea nella campagna vaccinale
«Il Monzino è in prima linea nella campagna vaccinale- dichiara Luca Merlino , Direttore generale del Monzino - l’adesione del nostro personale è stata quasi del 100% e siamo pronti a iniziare con i nostri pazienti che rientrano nella categoria dei soggetti estremamente vulnerabili secondo le modalità e le tempistiche che ci saranno indicate dalla ATS città metropolitana di Milano. È estremamente importante che i pazienti più fragili aderiscano senza timori alla campagna vaccinale soprattutto perché la loro immunizzazione li metterà nelle condizioni di vivere più serenamente la loro quotidianità e di aderire in modo più sicuro al loro percorso di cura».