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Pubblicate le nuove linee guida ESC per i pazienti con infarto non-STE

L’aggiornamento 2020 comprende numerose importanti novità. Il dott. Gianluca Pontone del Monzino tra i revisori del documento.

3 Settembre Set 2020 0000 4 years ago

Si è appena concluso (da sabato 28 agosto a martedì 1 settembre) il Congresso annuale della European Society of Cardiology (ESC). È stata per la prima volta in assoluto che un congresso ESC si è tenuto in modalità virtuale, con un record di iscrizioni, come conseguenza della pandemia da COVID-19.

In concomitanza con il Congresso, sono state pubblicate le nuove Linee Guida ESC per la gestione della sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento persistente del tratto ST (NSTEMI)1, una condizione, la cui rilevazione rispetto ai casi totali di infarto del miocardio è passata, dal 1995 al 2015, da un terzo a più della metà, principalmente a causa dell’affinamento della capacità diagnostica, mentre la mortalità a 6 mesi si è ridotta dal 17,2% al 6,3%. A cinque anni dalle ultime linee guida, le Linee Guida 2020 presentano diverse novità che influenzeranno o cambieranno la pratica clinica. Tra i revisori della presente edizione figura il dott. Gianluca Pontone, Direttore del Dipartimento di Imaging del Centro Cardiologico Monzino.

Nuovi key point diagnostici

Com’è noto, il correlato patologico a livello miocardico dell’infarto non-STE è la necrosi cardiomiocitica, evidenziata dal rilascio di troponina o, meno frequentemente, l'ischemia miocardica senza danno cellulare (angina instabile). Nelle nuove Linee Guida sono state introdotte diverse importanti novità dal punto di vista della diagnosi, dalla ridefinizione degli algoritmi per il Rule-out/Rule-in (grazie alle troponine ad alta sensibilità), agli avanzamenti sul ruolo di RM e TC per la gestione della patologia.

In particolare, per quanto riguarda l’imaging, nei pazienti senza recidiva di dolore toracico, con ECG normale e normali livelli di troponina, ma ancora con sospetta sindrome coronarica, le Linee Guida consigliano di eseguire uno stress test non invasivo (preferibilmente con imaging) o un’angio-TC, prima di decidere su un approccio invasivo (raccomandazione di classe I, livello B). Analogamente, la TC è raccomandata come alternativa alla coronarografia per escludere la presenza di sindrome coronarica quando la probabilità di CAD è da bassa a intermedia e quando la troponina cardiaca e/o l'ECG sono normali o non conclusivi (raccomandazione di classe I, livello A).

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Nuove sezioni o considerazione specifiche

Nell'edizione 2020 delle Linee Guida sono anche state aggiunte alcune nuove sezioni e considerazioni specifiche. Di particolare interesse quelle relative ai criteri aggiornati per la definizione dell’infarto miocardico senza ostruzione delle arterie coronarie (MINOCA). Da questo punto di vista, una red-flag deriva dal fatto che, rispetto agli anni precedenti, durante la pandemia da COVID-19 si è osservato un aumento della prevalenza di queste forme, probabilmente legato alle implicazioni endoteliali dell’infezione da nuovo Coronavirus. → Vedi: "L'imaging cardiaco ai tempi del COVID-19" e "COVID-19 e infarto: scoperti nuovi legami".

APPROFONDISCI

Più in generale, le nuove linee guida concludono che, nonostante i significativi progressi compiuti, nella conoscenza delle sindromi coronariche senza sopralivellamento del tratto ST permangono ancora numerose lacune di conoscenza, che richiedono un'ulteriore valutazione, e sottolineano la necessità di completare gli studi in corso per continuare a migliorare l'assistenza e la cura di questi pazienti.


Riferimenti
1. Collet JP, Thiele H, Barbato E, et al. ESC Guidelines for the Management of Acute Coronary Syndromes in Patients Presenting Without Persistent ST-Segment Elevation: The Task Force for the Management of Acute Coronary Syndromes in Patients Presenting Without Persistent ST-Segment Elevation of the European Society of Cardiology (ESC). Eur Heart J 2020;Aug 29. → Vai al paper