Linee guida ESC 2020 per i pazienti con NSTEMI – Nuove sezioni o considerazione specifiche

Indicatori di Qualità

Sono stati introdotti diversi indicatori di qualità per la gestione ottimale della sindrome coronarica non-STE. Per esempio, per quanto riguarda la diagnosi, un importante indicatore riguarda l’organizzazione del Centro clinico che ha in carico il paziente: le nuove Linee Guida raccomandano che presso il Centro sia disponibile il test con troponine ad alta sensibilità e che il Centro stesso partecipi a un programma per la valutazione di qualità. Condizioni che al Monzino sono presenti.


Definizione di MINOCA (infarto del miocardio con arterie coronarie non ostruttive)

Sono stati introdotti criteri aggiornati per la definizione del MINOCA. Questi pazienti, rispetto ai pazienti con malattia coronarica ostruttiva, sono più spesso giovani e/o di genere femminile e sono meno probabilmente diabetici, ipertesi o dislipidemici, suggerendo un ruolo predominante di eziologie non aterosclerotiche e di fattori di rischio particolari, quali aspetti psicosociali, insulino-resistenza e infiammazione. Da quest’ultimo punto di vista, rispetto agli anni precedenti si è osservata un aumento di prevalenza dei MINOCA proprio durante la pandemia da COVID-19, probabilmente legato alle implicazioni endoteliali dell’infezione da nuovo Coronavirus.


Differenze di genere

Studi e registri evidenziano risultati discordanti per quanto riguarda l'accesso all'assistenza sanitaria, l'uso di terapie evidence-based e l'eoutcome clinico tra uomini e donne che si presentino con sindrome coronarica acuta. Ciò è forse dovuto anche al fatto che le donne sono spesso sottorappresentate in molti studi. Secondo le nuove Linee Guida, alle donne che si presentano con NSTEMI dovrebbe essere fornito lo stesso accesso alle cure, una diagnosi tempestiva e trattamenti alla stessa rapidità e intensità degli uomini. Va notato che le donne con NSTEMI rischiano ricevere un dosaggio di farmaci antitrombotici più elevato di quello appropriato per il loro peso o funzione renale (o entrambi), e ciò è in parte all’origine del maggior rischio di sanguinamenti intra-ospedalieri e di complicanze post-angioplastiche nelle donne.

Ancora per quanto riguarda le differenze di genere, – un tema sul quale il Monzino è in prima linea da tempo, – al virtual congress ESC appena concluso sono stati presentati i risultati di un'analisi secondaria dello studio CREDENCE su pazienti inviati per coronarografia invasiva non emergenziale, condotta da un pull di ricercatori tra cui il dott. Gianluca Pontone, per determinare il grado di associazione tra lesioni coronariche all'angioTC e l’ischemia valutata con FFR (riserva frazionale di flusso) invasiva, osservando, nelle donne più che negli uomini, un'influenza prominente delle caratteristiche aterosclerotiche coronariche che impattano sul rischio ischemico. Questi dati, tra l’altro, supportano il ruolo della angio-TC nel fornire informazioni preziose per orientare la diagnosi e la gestione delle donne sintomatiche.


Riferimenti

1. Collet JP, Thiele H, Barbato E, et al. ESC Guidelines for the Management of Acute Coronary Syndromes in Patients Presenting Without Persistent ST-Segment Elevation: The Task Force for the Management of Acute Coronary Syndromes in Patients Presenting Without Persistent ST-Segment Elevation of the European Society of Cardiology (ESC). Eur Heart J 2020;Aug 29. → Vai al Paper

2. Sex-specific risk for ischemia by invasive fractional flow reserve according to coronary atherosclerotic features: results from the CREDENCE trial. ESC 2020 Congress, 28 August 2020.