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La CT-perfusion nell’imaging miocardico

Una videointervista di Gianluca Pontone in margine al congresso della Society of Cardiovascular Computed Tomography (SCCT) in Texas.

19 Luglio Lug 2018 0000 6 years ago
  • IMG 4674 DA USARE

    Andrea Baggiano

    RESPONSABILE Unità Semplice RM cardiovascolare

    STAFF MEMBER Unità Semplice di Cardiologia dello Sport, Unità Semplice Cardiologia dello Sport

    EQUIPE MEMBER Dipartimento di Cardiologia Peri-operatoria e Imaging Cardiovascolare

  • Muscogiuri

    Giuseppe Muscogiuri

La stress CT-perfusion sì è dimostrata comparabile con altre modalità di imaging funzionale come la RM e la PET. Ma, per l’appunto, perché dovremmo ricorrere alla valutazione della perfusione con l’angio-TC dal momento che possiamo già contare su queste altre metodiche di imaging?

La risposta va cercata, – ricorda il Dr. Gianluca Pontone, Responsabile UO RM cardiovascolare del Monzino, in una videointervista concessa in margine al meeting annuale della SCCT tenutosi a Grapevine in Texas dal 12 al 15 luglio, – nel ruolo che sta assumento da TC nel nuovo scenario rappresentato dalle sospette coronaropatie. A questo riguardo, la stress CT-perfusion mostra una eccellente performance in termini di accuratezza diagnostica, emergendo come potenziale alternativa in questa classe di pazienti.

Per riuscirvi, però, è necessario che gli scanner di ultimissima generazione in grado di effettuare l’intera scansione in un solo battito, siano accessibili non soltanto in pochi centri di alta specializzazione, come il Monzino (nel quale sono installate due di queste apparecchiature).

Al Meeting annuale SCCT dello scorso anno, il Monzino aveva portato i risultati preliminari di uno studio condotto su pazienti consecutivi a rischio medio-alto per malattia coronarica, nel quale si evidenziava come l'aggiunta della stress CTP perfusion all’angio TC coronarica (eseguita con lo scanner di nuova generazione) aumenti significativamente la specificità, il valore predittivo positivo e l'accuratezza diagnostica. Ed è interessante notare che, nello studio, la stress CPT era stata in grado di riclassificare correttamente 18 dei 23 pazienti con riscontri positivi alla TC coronarica, ottenendo così una riduzione potenziale del 78% nel ricorso non necessario alla valutazione invasiva in questo tipo di pazienti.

Tali ricerche si inseriscono nell’ambito di un vasto progetto di sviluppo clinico e scientifico del ruolo della stress CT sviluppata al Monzino dal Dr Gianluca Pontone e dal suo team che include il Dr Andrea Baggiano (leader project), il Dr Marco Guglielmo e il Dr Giuseppe Muscogiuri e che pone il Monzino in prima linea nello sviluppo delle nuove tecniche di imaging cardiovascolare.

Riferimenti
1. Pontone G. The state of CT myocardia perfusion imaging. DAIC digital edition;18 luglio 2018. https://www.dicardiology.com/videos/video-state-ct-myocardial-perfusion-imaging