Eccellenza diagnostica. Un importante investimento del Monzino in innovazione tecnologica

Dare il massimo per i pazienti, in termini di efficacia e sensibilità diagnostica e di sicurezza.

La nuova TC operativa al Centro Cardiologico Monzino si chiama “Revolution TC”. Un nome meritato, perché l’apparecchiatura rappresenta il meglio della filosofia di sviluppo tecnologico negli ultimi anni. Le sue caratteristiche sono, infatti:

  • un’alta risoluzione spaziale (0,23 millimetri, con riduzione degli artefatti integrata);
  • una velocità di esecuzione elevatissima, per abbreviare la durata dell’acquisizione e poter sottoporre al test anche pazienti con ritmo cardiaco non favorevole;
  • la copertura dell’intero cuore, grazie a un detettore di 16 cm, con la possibilità di acquisire le immagini in una sola scansione.

“Revolution CT” può modulare automaticamente l’emissione di raggi X, per ridurre la dose (anche dell’82%, secondo le specifiche del produttore) senza compromettere la qualità dell'immagine, una caratteristica che la rende potenzialmente ideale anche in cardiologia pediatrica o comunque in soggetti di giovane età. E risulta più confortevole per i pazienti, riducendo il livello di ansia indotta dalla procedura e dalla macchina, perché lo scanner è del 50% più silenzioso rispetto alle CT di precedente generazione, ha un’illuminazione più soft e un diametro più ampio.

Qualità dell’imaging

Il nuovo dispositivo promette di estendere a tutti i pazienti la migliore risoluzione spaziale in alta definizione al momento disponibile, a prescindere dalle loro caratteristiche ponderali. Inoltre, saremo in grado di evitare la gran parte degli artefatti dovuti alle alterazioni del ritmo cardiaco del paziente.

Grazie alla nuova CT, sarà possibile ridurre significativamente il range delle controindicazioni, superando il problema storico rappresentato dai pazienti aritmici, ma anche dagli obesi, e dai pazienti scompensati o comunque non in grado di mantenere l’apnea per il tempo richiesto con le altre apparecchiature. Ciò avrò un impatto importante nell’adesione alle più recenti Linee Guida internazionali, che considerano la CT cardiaca la metodica di scelta in pazienti a probabilità bassa o intermedia di coronaropatia, che rappresentano una porzione consistente della popolazione inviata a valutazione di imaging cardiovascolare.

Sicurezza

La nuova TC installata al Monzino offre la possibilità concreta di dimezzare la dose di mezzo di contrasto, riducendo significativamente i problemi legati al rischio ipersensibilità e, soprattutto, l’impatto sulla funzione renale. Analogamente, il dosaggio di radiazioni ionizzanti potrà essere ridotto, in pratica, fino alla soglia del singolo millisievert, avvicinandoci alla Rx torace in due proiezioni.

Applicazioni cliniche innovative

Grazie alla nuova TC, al Monzino saranno inoltre possibili nuove applicazioni cliniche di questa metodica di imaging. La prima, legata in particolare alla qualità dell’immagine, è la possibilità di eseguire in modo routinario l’esame TC per escludere la presenza di SCA nei pazientie che afferiscono al PS per dolore toracico.

La letteratura ha dimostrato che l’impiego routinario in PS della TC coronarica è vantaggioso in termini di costo/efficacia, rispetto all’attuale standard care, ovvero il monitoraggio prolungato del paziente in astanteria, poiché si dimezza il time to diagnosis, più che triplicando il tasso di dimissioni dirette dal PS, con sicurezza sovrapponibile.

Dr. Daniele Andreini, Responsabile UO TC cardiovascolare

La nuova CT dovrebbe anche aumentare in misura notevole la possibilità di studiare, nei casi di coronaropatia ischemica sospetta o anche nota, l’anatomia coronarica e la perfusione in un solo esame. Ora uno studio multicentrico, "Decide Gold Study" – nel cui steering committee il Monzino è rappresentato, – si propone proprio di confrontare la valutazione della CT-perfusion versus l’attuale gold standard, cioè la FFR invasiva.