Scegliere che cosa non fare: lo studio STRATEGY sui pazienti sintomatici rivascolarizzati
Risonanza magnetica da stress o angio-TC per la gestione dei pazienti sintomatici rivascolarizzati? I risultati di un interessante studio del Monzino pubblicato su Circulation.
Decenni di progressi nelle tecnologie impiegate per l'imaging cardiovascolare hanno reso disponibile una vasta gamma di opzioni per valutare i pazienti sintomatici per una possibile malattia coronarica. Gli approcci funzionali valutano la risposta del miocardio all’esercizio o allo stress farmacologico, spesso insieme all'imaging (ecocardiografia da stress e imaging scintigrafico della perfusione miocardica). Da questo punto di vista, stanno emergendo dati che suggeriscono come la risonanza magnetica cardiaca con stress farmacologico per lo studio della perfusione (stress-RM) possa offrire risultati di accuratezza diagnostica comparabili, o in alcuni casi, superiori rispetto alle altre metodiche.
Lo studio STRATEGY (Stress Cardiac Magnetic Resonance Versus Computed Tomography Coronary Angiography for the Management of Symptomatic Revascularized Patients) è uno studio osservazionale monocentrico su 600 pazienti consecutivi con dolore toracico, precedentemente rivascolarizzati. Lo studio, condotto al Centro Cardiologico Monzino, è stato disegnato per confrontare il rapporto costo/efficacia della valutazione funzionale con stress-RM (300 pazienti) e quello della valutazione anatomica con angio TC (300 pazienti).
Rispetto alla stress-RM, l’angio TC è risultata associata con un tasso più elevato di ulteriori test non invasivi successivi (28% vs 17%; P=0.0009), di coronarografie invasive (31% vs 20%; P=0.0009), e di procedure di rivascolarizzazione (24% vs 16%; P=0.007). Una strategia diagnostica centrata sulla stress-RM è invece risultata associata con una significativa riduzione dell’esposizione alle radiazioni e dei costi (59% e 24%, rispettivamente; P<0.001). Infine, i pazienti sottoposti a stress-RM hanno mostrato un tasso inferiore di eventi cardiovascolari maggiori (5% vs 10%; P<0.010) e un miglior rapporto costo/efficacia (119.98±250.92 vs 218.12±298.45 Euro/anno; P<0.001). → Vedi un caso clinico
Secondo un editoriale di Edward Hulten e Ron Blankste, del Walter Reed National Military Medical Center di Bethesda (USA), pubblicato sullo stesso numero di Circulation, – “lo STRATEGY consiste essenzialmente nello scegliere che cosa non fare, giungendo all’utile conclusione che la stress-RM è una opzione potenzialmente cost-effective, e in determinati casi preferibile, per la valutazione di pazienti sintomatici precedentemente rivascolarizzati. I risultati confermano, d’altra parte, che un approccio diagnostico basato sulla sola valutazione anatomica (angio-TC) si associa a un aumento di coronarografie e rivascolarizzazioni coronariche”.
Sebbene questi risultati derivino da uno studio non randomizzato, rappresentano comunque un importante supporto per l’impiego della stress-RM nei pazienti sintomatici con precedenti PCI o by-pass. L’uso di questo approccio diagnostico è, infatti, associato a un minore impiego di risorse, migliori outcome e minori costi rispetto all’angio-TC. Ulteriori studi potranno indagare più in profondità i benefici diagnostici dell’integrazione dell’imaging anatomico con i test funzionali in questa specifica classe di pazienti
Riferimenti
- Pontone G, Andreini D, Guaricci AI, Rota C, Guglielmo M, Mushtaq S, Baggiano A, Beltrama V, Fusini L, Solbiati A, Segurini C, Conte E, Gripari P, Annoni A, Formenti A, Petulla' M, Lombardi F, Muscogiuri G, Bartorelli AL, Pepi M. The STRATEGY Study (Stress Cardiac Magnetic Resonance Versus Computed Tomography Coronary Angiography for the Management of Symptomatic Revascularized Patients): Resources and Outcomes Impact. Circ Cardiovasc Imaging 2016 Oct;9(10). pii: e005171.