Insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale: 4 pazienti su 10 non seguono le terapie

L’indagine, svolta nelle farmacie delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza con la partnership scientifica del Centro Cardiologico Monzino

3 Dicembre Dic 2019 4 years ago
  • PG Agostoni, Marina Alimento, Irene Mattavelli

Solo 6 pazienti su 10 seguono correttamente le terapie fondamentali per lo scompenso cardiaco e per la fibrillazione atriale: due delle malattie cardiovascolari più insidiose per la salute del cuore. La situazione emerge da un’indagine svolta fra ottobre e novembre su 3.131 cittadini lombardi condotta nell’ambito dell’iniziativa “Prendila a cuore”, il progetto congiunto di Associazione Lombarda fra titolari di farmacia e Fondazione Muralti, con la partnership scientifica del Centro Cardiologico Monzino IRCCS. L’analisi dei dati è stata realizzata dalla Professoressa Marina Alimento, Aiuto referente UO Scompenso, Cardiologia Clinica e Riabilitativa, IRCCS Centro Cardiologico Monzino e dalla Dottoressa Irene Mattavelli, Data Manager Unità Scompenso, IRCCS Centro Cardiologico Monzino.

“L’aderenza terapeutica riveste un ruolo fondamentale nello scompenso cardiaco e nella fibrillazione atriale – spiega il Professor Piergiuseppe Agostoni, Responsabile Area Cardiologia Critica del Centro Cardiologico Monzino, che ha coordinato l’indagine –. Dal nostro screening, reso possibile grazie alla collaborazione delle farmacie, è emerso non solo che ben 4 pazienti su 10 sono tecnicamente non aderenti alla terapia, ma anche che tra i pazienti definibili aderenti in più del 10% dei casi la terapia è assunta in modo non ottimale. E la non aderenza, come pure un’aderenza non corretta, possono determinare l’aumento da 3 a 7 volte di acutizzazioni e di eventi gravi, anche fatali. Potremmo quindi dire che curarsi male equivale pressoché a non curarsi affatto”.

Il comunicato stampa è disponibile nell’allegato di seguito:

Allegati