L’aumento dei valori tensivi del piccolo circolo: il sospetto
Per porre diagnosi di ipertensione polmonare, prima e al di là dell’aumento della pressione arteriosa, occhio al sintomo, cioè alla dispnea. Quel che occorre cercare è un “campanello d’allarme”, un livello di dispnea sproporzionato rispetto a quanto atteso nelle patologie che riconoscono la dispnea come sintomo patognomonico.
In Medicina, il sospetto diagnostico è una variabile importantissima. Lo è tanto più per un sistema così a lungo silente come il sistema cuore-polmone. Basti pensare che passano mediamente da 1 a 2 anni prima di arrivare a una diagnosi di ipertensione polmonare, durante i quali però si produce, a livello del microcircolo, un importante, lento e definitivo rimodellamento, – Prof. Roberto Badagliacca, Policlinico Umberto I, Roma. – Prima che si produca un aumento della pressione arteriosa polmonare (PAP), viene compromesso fino al 50% del microcircolo polmonare!
Cercare un campanello d'allarme
Ci dev’essere un modo diverso per porre diagnosi, prima e al di là dell’aumento della pressione polmonare. L’alternativa sarebbe di guardare al sintomo, cioè alla dispnea. Purtroppo quest’ultima è tra i sintomi più aspecifici, comune a moltissime altre patologie e condizioni. Quel che occorre cercare, dunque, è un “campanello d’allarme”, vale a dire un livello di dispnea sproporzionato rispetto a quanto noto per le patologie suddette. Per esempio, le fasi precoci dell’ipertensione polmonare sono caratterizzate da:
- una ventilazione inefficiente, un mismatch ventilazione/perfusione e un afterload mismatch durante lo sforzo (una situazione in cui la funzione ventricolare è depressa a causa dell'intollerabile aumento di post-carico);
- una riduzione progressiva della diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (DLCO) (e dunque questo parametro è da valutare in tutte le categorie di pazienti a rischio specifico);
- un pattern caratteristico evidenziabile con il test cardiopolmonare da sforzo (CPET);
- nelle fasi precoci, che preludono all’aumento della PAP, l’eco da sforzo con dibutamina può evidenziare l’afterload mismatch.
DIdascalia immagini in alto: Reclutamento della riserva di precarico (aumento del volume telediastolico) e funzione sistolica all’eco da sforzo.