Fattori di rischio per il cuore, focus sulle donne
Studio del Monzino sulla prevenzione cardiovascolare nella donna
Più della metà delle donne delle grandi città, come Milano, soffre di ansia, depressione e stress: importanti fattori di rischio cardiovascolare, che si aggiungono a quelli più conosciuti, come fumo, alimentazione scorretta e scarsa attività fisica. È quanto emerge da uno studio condotto dal Centro Cardiologico Monzino nell’ambito dell’attività di Monzino Women.
Il problema non è solo la presenza di fattori di rischio nella popolazione femminile. Anche l’assenza di consapevolezza di questi fattori da parte delle donne, e purtroppo anche dei medici, impedisce un’azione preventiva che potrebbe salvare molte vite.
“Basta qualche numero: il 38% delle donne che hanno avuto un infarto perde la vita entro un anno, rispetto al 25% degli uomini "- continua la Prof.ssa Elena Tremoli. "Il 35% delle donne con infarto ne avrà un altro entro un anno, rispetto al 18% degli uomini. È evidente allora che la donna ha delle fragilità di genere, e quindi va sensibilizzata e accompagnata in un percorso specifico di prevenzione, diagnosi precoce e cura nelle malattie cardiovascolari. Per questo abbiamo inaugurato all’inizio di quest’anno “Monzino Women”, un centro che offre concretamente questo percorso affiancandolo a un’attività di ricerca scientifica. Ma abbiamo bisogno del supporto di tutta la società civile e della comunità medica perché il problema è prima di tutto culturale. Dobbiamo riuscire a parlare a tutti, uomini e donne, per convincere il mondo femminile a prendersi cura del proprio cuore quando non ci sono sintomi”.
Daniela Trabattoni
"Sappiamo che almeno un fattore di rischio cardiovascolare è presente nell‘80% delle donne di 45 anni – continua Daniela Trabattoni, Responsabile di Monzino Women – La donna, oltre ai fattori comuni a tutta la popolazione, ne ha infatti di specifici, come i problemi legati alla gravidanza o i trattamenti per il tumore del seno, le malattie autoimmuni o gli aspetti psicosociali. I dati preliminari delle prime 100 donne visitate al Monzino Women, tutte senza sintomi o precedenti eventi cardiovascolari, confermano un quadro che richiede tutta la nostra attenzione: abbiamo trovato 16 donne con ipertensione e 17 con ipercolesterolemia. Quindi, nel nostro campione, il 30% delle donne presenta fattori di rischio elevato. Ha rivelato inoltre una presenza così significativa di ansia, depressione e stress, che abbiamo deciso di indagare la presenza di fattori di rischio psicosociale anche attraverso una ricerca ad hoc".
La ricerca – spiega Alessandra Gorini, responsabile dell’unità di Psicocardiologia – ha studiato le caratteristiche psicosociali di un campione di oltre 700 donne di età compresa fra i 20 e i 70 anni (età media 50) in relazione alla partecipazione alle attività di screening e prevenzione.
"Un dato che ci ha particolarmente colpito è la presenza molto alta di questi fattori: fra coloro che non fanno prevenzione il 65% ha sintomi di ansia, il 40% sintomi di depressione, e il 50% presenta elevati livelli di stress. Nel gruppo attivo in prevenzione, che comprende anche le donne che partecipano all’ambulatorio Monzino Women, la sintomatologia è inferiore ma comunque importante: 55% manifesta ansia, il 30% depressione e stress”.