Il Test da sforzo cardiopolmonare
Valutare il rischio del paziente con l'esercizio fisico
Si è appena concluso al Centro Cardiologico Monzino un Corso di livello mondiale dedicato al Test da Sforzo Cardiopolmonare (CPET). L’appuntamento, a cui hanno partecipato specialisti di tutto il mondo - 94 iscritti di cui solo 32 italiani - è stato presieduto dal Professor Piergiuseppe Agostoni, coordinatore dell’Area di Cardiologia Critica del Monzino e riferimento scientifico internazionale nella ricerca e nella terapia dello scompenso cardiaco, condizione invalidante molto diffusa che colpisce, solo in Italia, oltre un milione di persone ed è la causa di 500 ricoveri giornalieri.
«Poiché un cuore scompensato non manda sangue sufficiente agli altri organi del corpo, lo scompenso è una malattia che interessa non solo il cuore, ma tutto l’organismo - spiega Agostoni - Ecco perché la diagnosi e la cura di questo disturbo deve prevedere un approccio sinergico ai vari organi compromessi, primi tra tutti i polmoni.»
L’esercizio fisico è lo strumento privilegiato per ottenere un’ampia gamma di parametri utili per valutare il rischio del paziente e mettere a punto una terapia personalizzata
Il test da sforzo cardiopolmonare fornisce una valutazione globale delle capacità funzionali del paziente, integrando la misurazione fisiologica durante un esercizio fisico incrementale. I vantaggi derivanti dall’uso del CPET sono ormai ampiamente dimostrati e l’impiego di questa metodica diagnostica è sempre più diffuso e richiesto. Ma l’analisi e l’interpretazione dei numerosi parametri rilevati da questo test richiede una valutazione integrata dal punto di vista respiratorio, cardiologico e metabolico non priva di difficoltà.
L’Unità Operativa Scompenso, cardiologia critica e riabilitativa del Monzino oltre a vantare un’elevata produttività di pubblicazioni scientifiche, è tra le prime al mondo per esperienza nella valutazione dell’esercizio fisico come parametro fondamentale per la diagnosi e la terapia dello scompenso cardiaco. Il team diretto dal Professor Agostoni non solo si avvale dei più avanzati strumenti diagnostici, valutativi e terapeutici ma ha anche contribuito negli anni a sperimentare e mettere a punto apparecchiature innovative. Tra le più recenti è una t-shirt hi-tech per monitorare i parametri biologici durante l’esercizio fisico in quota.