News

Procedure ablative nella fibrillazione atriale parossistica: i risultati del “Fire and Ice”

Uno studio condotto in 16 Centri europei tra cui il Monzino, ha confrontato due metodiche ablative, con “cryoballoon” di II generazione e con catetere a radio frequenza

20 Aprile Apr 2016 0000 8 years ago

Il trattamento della fibrillazione atriale parossistica refrattaria con ablazione transcatetere risponde a una raccomandazione di livello A del più recente Consensus statement, 1 e l'isolamento delle vene polmonari ne costituisce l'approccio standard. L’attuale gold-standard richiede l’applicazione punto-a-punto di energia in radiofrequenza, che induce necrosi cellulare mediante riscaldamento dei tessuti. Un'altra metodica utilizza invece energia criogenica, applicata single-step con un palloncino a temperatura inferiore allo zero, che induce la necrosi mediante congelamento.

Un ampio studio di non inferiorità, “Fire and Ice”,2 condotto in 16 Centri europei, ha ora confrontato (per la prima volta in modo randomizzato e controllato) 378 pazienti assegnati al trattamento con cryoballoon, e 384 pazienti randomizzati per l’ablazione in radiofrequenza punto-a-punto delle lesioni. I risultati sono stati annunciati lunedì 4 aprile 2016 durante l’American Cardiology Congress a Chicago, e pubblicati in simultanea sul New England Journal of Medicine.


Metodica di ablazione con cryoballoon.

Metodica di ablazione con catetere a radiofrequenza.


Secondo le conclusioni dello studio, l’ablazione con cryoballoon di seconda generazione rappresenta un’opzione di trattamento sicura, efficace e semplice della fibrillazione atriale parossistica refrattaria, se confrontata con l’ablazione con catetere a radiofrequenza. La tecnica con cryoballoon ha anche evidenziato un miglioramento nell’isolamento long-term delle vene polmonari, che può essere verosimilmente attribuibile alla capacità di produrre un’ablazione circonferenziale estesa.

Considerato che circa la metà dei pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale parossistica risulta resistente alla terapia farmacologica, lo studio ‘Fire and Ice’ potrebbe avere un importante effetto nell’aumentare l’accesso a un trattamento efficace e sicuro di questa popolazione largamente non trattata. L’ablazione in radiofrequenza è un approccio complesso, che necessita di un addestramento specifico degli operatori, ciò che ne ha limitato la disponibilità a pochi centri specializzati, Di contro, la tecnica cryoballoon è stata sviluppata per creare una lesione circolare attorno a ogni vena polmonare in modo relativamente semplice, con tempi procedurali totali inferiori, anche se richiede una guida fluoroscopica più lunga per posizionare correttamente il catetere a palloncino.

Prof. Claudio Tondo, coordinatore Area Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino

Riferimenti bibliografici

  1. Calkins H et al. Heart Rhythm 2012;9:632-696. e21.
  2. Kuck KH, Brugada J, Fürnkranz A, Metzner A, Ouyang F, Chun KR, Elvan A, Arentz T, Bestehorn K, Pocock SJ, Albenque JP, Tondo C; FIRE AND ICE Investigators. Cryoballoon or Radiofrequency Ablation for Paroxysmal Atrial Fibrillation. N Engl J Med. 2016 Apr 4. [Epub ahead of print] Vai all'abstract