Covid-19: qual è il ruolo dell’inquinamento?

Agenzia stampa DIRE

22 Marzo Mar 2020 4 years ago

L'inquinamento atmosferico e il superamento delle concentrazioni di PM10, affermano anche dalla SIMA, la Società Italiana Medicina Ambientale, hanno incentivato la diffusione in certe aree del Paese della Sars-CoV-2 (nome della malattia provocata dal virus COVID-19).

Spiega il perché un point of view italiano, inviato per la pubblicazione a una rivista scientifica di settore, dal titolo: “Diffusione Sars-Cov-2 nel Nord Italia. Qual è il ruolo dell’inquinamento?". Tra gli autori, la professoressa Susanna Sciomer, cardiologa, docente presso Sapienza Università di Roma, la dottoressa Federica Moscucci geriatra e dottoranda di ricerca in Fisiopatologia ed Imaging Cardio-Toracico-Vascolare Sapienza e il professor Piergiuseppe Agostoni (nella foto) cardiologo, Responsabile dell’U.O. Scompenso e Cardiologia Clinica del Centro Cardiologico Monzino e docente dell’Università di Milano.

L’enorme diffusione simultanea del virus in aree geografiche ampie e con una densità di popolazione non paragonabile a quella di una metropoli, ci ha indotto a pensare - spiegano gli autori - che ci potrebbero essere dei fattori predisponenti che non abbiamo considerato in precedenza. Ferma restando la modalità di trasmissione da contatto interumano per via aerea (goccioline espiratorie, superfici contaminate), è possibile che il virus abbia trovato nel particolato e negli inquinanti ambientali elementi che favoriscono la sua diffusione.

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