Perché è importante approfittare dell'opportunità?
Le malattie del cuore sono la prima causa di mortalità nel modo occidentale. Un dato che vale ancor più per le donne: in Italia, le malattie cardiovascolari risultano fatali per circa il 43% della popolazione femminile, contro il 35% di quella maschile, causando ogni anno 123.000 vittime fra le donne e 93.000 fra gli uomini.
Ma proprio le donne sembrano le prime a non esserne consapevoli: il 68% della popolazione femminile, per esempio, ritiene l’infarto un problema che riguarda gli uomini e trascura, di conseguenza, la prevenzione e la diagnosi precoce. Inoltre, gli strumenti di stratificazione del rischio clinico comunemente usati sottovalutano il rischio specifico della donna.
Quando si parla di cuore, le donne sono diverse in tutti i sensi: dai fattori di rischio, che sono differenti da quelli maschili, fino alle terapie, a cui spesso la donna arriva con ritardo perché lei stessa (e non di rado il suo medico curante) sottovaluta i primi segnali di malattia. E le donne sono diverse anche nella prognosi: il 38% delle donne che asubiscono un infarto miocardico perde la vita entro un anno, rispetto al 25% degli uomini; il 35% delle donne con infarto ne avrà un altro entro un anno, contro il 18% degli uomini. Eppure, come dimostrano anche studi recentissimi, in presenza di terapie appropriate, la cura nella donna può essere tanto efficace quanto nell’uomo.
