La Sclerosi Valvolare Aortica: un Indicatore di Rischio per la Ricorrenza dell’Infarto del Miocardio
Un’ampia ricerca, svolta presso il Centro Cardiologico Monzino, ha analizzato i dati di 2530 pazienti, scoprendo che la sclerosi valvolare aortica (AVSc) può essere considerata un importante fattore predittivo per la ricorrenza dell’Infarto del miocardio (AMI) (https://doi.org/10.1093/eurjpc/zwae062).
L’AVSc è una condizione patologica caratterizzata da un rimodellamento fibro-calcifico della valvola aortica che, a differenza della stenosi aortica, non riduce il flusso sanguigno, ma recenti studi hanno evidenziato come l’AVSc possa avere un ruolo significativo nella predizione del rischio di eventi cardiovascolari avversi, in particolare la ricorrenza dell’AMI.
L’importanza dell’AVSc come indicatore di rischio è stata ulteriormente sottolineata in un editoriale correlato, dove si enfatizza la necessità di includerla nei modelli di stratificazione del rischio (https://doi.org/10.1093/eurjpc/zwae097). Infatti, la sua inclusione potrebbe portare a una gestione più mirata e personalizzata del paziente, migliorando così gli esiti clinici e riducendo la possibilità di ricorrenza dell’infarto.
Personale Monzino Coinvolto nella ricerca:
Paolo Poggio: Professore associato dell’Università degli Studi di Milano e capo dell’Unità per lo Studio di Patologie Aortiche, Valvolari e Coronariche presso in Centro Cardiologico Monzino IRCCS
Veronika Myasoedova: Medico ricercatore dell’Unità per lo Studio di Patologie Aortiche, Valvolari e Coronariche presso in Centro Cardiologico Monzino IRCCS
Mattia Chiesa: Ingegnere bioinformatico del Centro di Bioinformatica e Intelligenza Artificiale presso in Centro Cardiologico Monzino IRCCS
Alice Bonomi: Capo dell’Unità di Biostatistica presso in Centro Cardiologico Monzino IRCCS
Giancarlo Marenzi: Direttore dell’Unità di Cura Intensiva Cardiovascolare presso in Centro Cardiologico Monzino IRCCS