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Partnership scientifica del Monzino, per un progetto volto a migliorare l’aderenza

Si chiama “Prendila a cuore” e coinvolge le farmacie lombarde, per dare consigli utili su come gestire le terapie croniche.

16 Settembre Set 2019 0000 5 years ago

Dalla fine di settembre 2019, i pazienti in cura per patologie cardiovascolari potranno rivolgersi alle farmacie delle province di Milano, Lodi e Monza-Brianza aderenti al nuovo progetto “Prendila a cuore”, per avere consigli utili su come gestire la terapia in modo ottimale.

Grazie all’analisi dei questionari che saranno somministrati ai pazienti in questa occasione, sarà inoltre possibile disporre di dati importanti sull’effettiva compliance terapeutica in questo territorio.

Il progetto è dell’Associazione Lombarda fra titolari di farmacia e della Fondazione Muralti con il sostegno incondizionato di Daiichi Sankyo, e con la partnership scientifica del Centro Cardiologico Monzino IRCCS, nella persona del Prof. Piergiuseppe Agostoni, Coordinatore dell’Area di Cardiologia Critica dell’Istituto.

Perché la farmacia? Perché, – spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, – all’interno del nuovo modello di presa in carico del paziente cronico in Lombardia, la farmacia svolge un ruolo fondamentale come referente di prossimità nella gestione della terapia quotidiana.

Come è ben noto ai curanti, i pazienti cardiopatici, soprattutto quelli più anziani, in alcuni casi non iniziano la terapia oppure la interrompono o, ancora, si dimenticano di assumere il farmaco.

Ma la non aderenza espone a gravi rischi in termini clinici, quali acutizzazione dei sintomi, progressione della malattia, peggioramento della qualità di vita e aumento della mortalità. Esiste poi un altro fenomeno correlato e altrettanto frequente, ossia il mancato raggiungimento del target terapeutico, che richiede aggiustamenti di dosaggio per ottimizzare la terapia ed evitare un peggioramento della prognosi.

Piergiuseppe Agostoni, Coord. Area Cardiologia critica del Monzino

Da questo punto di vista, il farmacista può svolgere un ruolo importante, di ‘counselor’ a supporto del paziente cronico, soprattutto se anziano e politrattato. Ma dev’essere adeguatamente formato, – come sottolinea Manuela Bandi, Direttore della Fondazione Muralti. – con opportuni strumenti formativi, corsi ECM e FAD con rilascio di crediti per acquisire le competenze e le nozioni necessarie .


Vedi il Comunicato stampa sul Progetto

L’elenco delle farmacie aderenti sarà presto disponibile sul sito di Federfarma Lombardia