Una prevenzione cardiovascolare mirata per la donna? A Milano c’è “Monzino Women”
Il trattamento delle malattie cardiovascolari nelle donne si è basato finora su risultati di ricerca su soggetti di genere maschile. Inoltre, le donne accedono con ritardo alle cure anche perché i primi segnali di malattia sono spesso sottovalutati o mal interpretati.
Fino a oggi, l’importanza delle patologie cardiovascolari nelle donne è stata poco considerata e le donne scarsamente incluse negli studi clinici relativi alle patologie cardiache. Analogamente, l’errata consapevolezza dell’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle donne è il peggior nemico della donna stessa. Eppure, le malattie cardiache sono più spesso fatali nelle donne che negli uomini, e il rischio può risultare anche superiore a quello degli uomini. Il genere femminile è inoltre più fragile nei confronti dello stress e della depressione che rappresentano altrettante condizioni favorenti.
Monzino Women Heart Center
Intervista alla Dr.ssa Daniela Trabattoni, Responsabile del Monzino Women e dell'UO Cardiologia Interventistica 3 del Monzino
PERCHÈ UN'ATTENZIONE PARTICOLARE PER LA DONNA
DECLINARE LA RICERVA CARDIOVASCOLARE AL FEMMINILE
Le donne sono diverse, nella malattia cardiovascolare, anche per la terapia, a cui arrivano con ritardo perché loro stesse (e non di rado i loro medici curanti) sottovalutano i primi segnali di malattia. È quindi indispensabile che le donne acquisiscano coscienza del loro rischio cardiovascolare individuale.
Va ricordato, inoltre, che lo stesso trattamento di queste patologie si è basato finora, anche nel genere femminile, su risultati di ricerca medica e farmacologica svolta su soggetti di genere maschile. Di conseguenza risultano poco noti alcuni elementi:
- differenze di biomarcatori di patologia cardiovascolare tra uomini e donne;
- impatto della gravidanza e delle patologie della gravidanza sullo sviluppo di successive patologie cardiovascolari nel neonato e nella madre;
- determinanti socio-economici sullo stato di salute e loro effetto sugli outcome cardiovascolari in entrambi i sessi;
- correlazione tra fattori di rischio cardiovascolare non tradizionali e patologia cardiaca (per esempio, malattie sistemiche autoimmuni, endocrinopatie);
- effetto di fattori psicosociali quali ansia e stress nella vita quotidiana sullo sviluppo di sintomi cardiaci nella donna.
Per tutte queste ragioni, all’inizio del 2017, è nato presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano, il centro “Monzino Women”, con l’obiettivo di offrire qualità di cure attraverso un’attenzione peculiare alla prevenzione, al trattamento e alla gestione delle problematiche di salute cardiovascolare della donna in sinergia con specialiste e specialisti in endocrinologia, diabetologia, ginecologia, lipidologia, nutrizione e psicologia.
I dati preliminari delle prime duecento donne visitate al “Monzino Women”, tutte senza sintomi né precedenti eventi cardiovascolari, confermano un quadro che richiede tutta la nostra attenzione: il 30% presenta fattori di rischio elevati, soprattutto ipertensione e ipercolesterolemia. Inoltre, si è riscontrata una presenza così significativa di ansia, depressione e stress, che si è deciso di indagare ulteriormente i fattori di rischio psicosociale anche attraverso una ricerca ad hoc.