Prevenzione di precisione: a ciascuno la sua prevenzione
Ciascuno di noi ha un "profilo" individuale, una personalità e delle caratteristiche uniche, che contribuiscono a determinare una diversa suscettibilità al rischio cardiovascolare. Per essere ancora più efficace, la prevenzione deve dunque essere personalizzata. Ovvero di precisione.
- I FATTORI DI RISCHIO NOTI
- UNA PREVENZIONE UGUALE PER TUTTI?
- DUE DOMANDE PER LA RICERCA
- PERCHÈ “DI PRECISIONE”?
La prevenzione delle malattie del cuore e delle arterie ha compiuto molti progressi, sia nel ridurre la probabilità di andare incontro a un infarto del miocardio o a un ictus (prevenzione primaria), sia nello scongiurare un secondo evento cardiovascolare in persone che ne abbiano già subito uno (prevenzione secondaria). Sono stati individuati diversi fattori che possono mettere a rischio la salute del cuore e dei vasi e la stessa sopravvivenza dell’individuo, ed è stato dimostrato che controllarli in forma efficace e continua aiuta a diminuire gli eventi cardiovascolari.
Queste conoscenze hanno motivato molte campagne di prevenzione intraprese in questi anni (come quella contro il fumo di sigaretta o per la riduzione dei livelli di colesterolo “cattivo” LDL), e danno ragione a tutte le persone (sempre più numerose, per fortuna) che ogni giorno si sforzano di eliminare o ridurre dalla propria vita i fattori di rischio noti. Ciò ha senz'altro contribuito, insieme agli straordinari progressi nella diagnostica non invasiva, a ridurre il rischio cuore. Ma tutto questo non basta.