Così si predice l'infarto (e si evita): nuova ricerca coordinata dal Monzino
Il Centro Cardiologico Monzino dà il via alla fase due di un nuovo studio multicentrico per predire il rischio di infarto associando i dati TAC a quelli di biomarcatori presenti nel sangue
Il Centro Cardiologico Monzino apre la seconda fase del reclutamento dello studio INTESTRAT-CAD che permetterà di predire se una persona con aterosclerosi svilupperà un infarto miocardico acuto, sulla base dei risultati di una TAC coronarica e di un prelievo di sangue. Molti studi dimostrano che statisticamente un paziente su cinque in cui la TAC evidenzi la presenza di placche aterosclerotiche a uno stadio precoce di sviluppo, nel medio periodo va incontro a un evento cardiologico grave. Grazie a questo studio e ai nuovi strumenti individuati, sapremo chi sarà quell’uno che si ammalerà, che andrà protetto con programmi preventivi ad hoc, e chi saranno i quattro che resteranno sani e che potranno evitare trattamenti non necessari.
Per maggiori informazioni, il comunicato stampa è disponibile nell'allegato di seguito: