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Sonno e risposta anticorpale alla vaccinazione anti-COVID19

Pubblicati i risultati di una nuova ricerca avente come oggetto di studio i dipendenti del Monzino

21 Ottobre Ott 2024 0830 5 months ago

Sono stati pubblicati su Brain, Behavior, and Immunity – Health, rivista ufficiale della Psychoneuroimmunology Research Society (PNIRS), i risultati di uno studio guidato dalla Dott.ssa Elena Faioni, docente dell’Università degli Studi di Milano ed ematologa presso il Centro Cardiologico Monzino.

La ricerca, che ha visto come oggetto di studio i dipendenti del Monzino, ha rilevato che la risposta anticorpale alla vaccinazione anti-SARS-CoV2 (Covid) non differisce tra lavoratori turnisti e non turnisti.

Questi risultati sono sorprendenti, poiché la letteratura scientifica suggerirebbe il contrario, ovvero che un sonno regolare rafforza la risposta immunitaria, mentre la sua mancanza nei giorni precedenti o successivi alla vaccinazione compromette la risposta anticorpale e quindi l'efficacia del vaccino.

Gli autori ipotizzano che i risultati potrebbero dipendere dal fatto che molti studi precedenti sono stati condotti su soggetti giovani e sani, mentre in questo caso i partecipanti avevano un’età maggiore ed erano parte della popolazione generale, con possibili patologie. Inoltre, nei lavoratori turnisti, la disorganizzazione del sonno è spesso cronica, a differenza di altri studi in cui la perdita di sonno è stata osservata solo per brevi periodi. Un altro possibile fattore potrebbe essere l'uso dei nuovi vaccini a mRNA. Queste ipotesi possono promuovere ulteriori studi su popolazioni diverse, con differenti vaccini o esposizioni a infezioni, per essere confermate, data anche la crescente diffusione del lavoro a turni e l’importanza delle vaccinazioni.

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