Fibrillazione atriale: un intervento innovativo per curare le forme più complesse
Al Monzino una procedura combinata offre una nuova possibilità di cura anche per i casi cronici
Al Monzino l'Unità di Aritmologia, diretta dal Prof. Claudio Tondo, e di Cardiochirurgia, diretta dal Prof. Gianluca Polvani, hanno messo a punto un intervento combinato che permette di curare con successo anche i casi considerati irrecuperabili di fibrillazione atriale, l’alterazione del ritmo cardiaco che nasce dagli atri del cuore.
Per le forme più aggressive e complesse di questa aritmia non ci sono cure risolutive. Il 10% dei malati purtroppo non guarisce e la loro qualità della vita è intollerabile. Per questi pazienti, al Monzino c’è una nuova possibilità: «Guidati dal mappaggio elettro-anatomico eseguito dai colleghi aritmologi, effettuiamo l’intervento ablativo con una chirurgia mininvasiva. Si tratta di una procedura innovativa che si svolge a cuore battente e in toracoscopia 3D, per avere la visione tridimensionale del campo operatorio», spiega Gianluca Polvani, Direttore del Dipartimento di Chirurgia cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino e Professore di Cardiochirurgia dell’Università degli Studi di Milano.
«Questa nuova procedura ibrida che unisce aritmologia e cardiochirurgia è da considerarsi salvavita - sottolinea Claudio Tondo, Direttore del Dipartimento di Aritmologia e Professore di Malattie dell’Apparato cardiovascolare dell’Università degli Studi di Milano. Chi soffre di forme gravi di fibrillazione atriale era non solo destinato a restare senza cura, ma anche a maggior rischio di sviluppare scompenso cardiaco o episodi tromboembolici come ictus e infarto. La nuova procedura permette nella maggior parte dei casi di risolvere il problema. Fin da subito dopo l’intervento la sensazione di benessere dei pazienti è immediata e la ripresa dagli effetti post-operatori è rapida».
Fino ad oggi sono stati trattati con questa nuova procedura circa 200 pazienti con percentuali di successo quasi dell’80%. «Considerando che non è possibile arrivare al 100 per cento di successo nel trattamento della fibrillazione atriale cronica, il risultato raggiunto è straordinario e ci obbliga a proseguire su questa strada» - concludono gli esperti.
Il Monzino è il primo ospedale in Italia ad aver messo a punto un percorso specifico dedicato alla fibrillazione atriale, anche per i casi più complessi. Grazie a un team multidisciplinare che integra le competenze di aritmologi, cardiochirurghi, cardiologi, specialisti di diagnostica per immagini, il paziente viene inserito all’interno di un iter diagnostico e terapeutico strutturato per garantire le più avanzate modalità di trattamento disponibili a livello mondiale.
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune e presenta costantemente due caratteristiche: l’attivazione rapida e caotica del tessuto atriale e l’aumento del rischio di emboli (che può portare all’ictus). In Italia questa aritmia colpisce circa il 2 per cento della popolazione, e la sua incidenza aumenta con l’avanzare dell’età, sebbene siano di riscontro sempre più frequente le diagnosi nei giovani. A seconda della gravità e dell’età del paziente, questa patologia può essere trattata, con la cardioversione, l’ablazione transcatetere, o la terapia farmacologica a base di anticoagulanti orali o nuovi anticoagulanti orali, detti anche NAO.