Che cos'è la bradiaritmia?
Quando il cuore riduce la sua frequenza
Molto probabilmente il cuore di Davide Astori, l'ex capitano della Fiorentina morto nel sonno la notte di sabato 3 marzo, ha rallentato fino a cessare di battere. Questo almeno emerge dall'autopsia, che ha parlato di "bradiaritmia".
L'Agenzia giornalistica AGI ha chiesto di che si tratta a Claudio Tondo, Coordinatore dell’Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino.
«La bradiaritmia indica una situazione clinica di spiccata riduzione della frequenza cardiaca. Si tratta -ha spiegato il professor Tondo - di una condizione che si osserva con una certa frequenza nei soggetti sportivi e che si accentua nelle ore notturne, per incremento della stimolazione del nervo vago. La bradicardia di per sé in questi soggetti non è una condizione grave, a patto che tra un battito e l’altro non intervenga anche una extrasistolia ventricolare che possa far precipitare verso una situazione di fibrillazione ventricolare, vera causa della morte improvvisa. Esistono condizioni particolari come un basso dosaggio di potassio che, se concomitanti alla bradicardia spiccata, possono ugualmente favorire un battito extrasistolico ventricolare (e quindi anomalo) facendo precipitare in fibrillazione ventricolare. Nella maggior parte dei casi, questa condizione non è prevedibile o facilmente diagnosticabile».