Quale strada è possibile per un tumore al cuore?
Risponde Marco Zanobini sulle pagine di "La Repubblica"
Ad una mia parente di anni 42, a seguito di controlli, anche con Risonanza Magnetica per probabili problemi cardiaci, è stato diagnosticato un tumore al cuore. Avendo appreso che si tratta di un evento raro, di non semplice gestione, le chiedo se può essermi di aiuto nell'indicarmi se ci sono centri specializzati nella gestione di casi come questo.
Risponde sulle pagine di Repubblica Salute il dottor Marco Zanobini, cardiochirurgo dell'UO Cardiochirurgia 1 del Monzino:
«I tumori del cuore sono indubbiamente rari. Si possono presentare in forma benigna o maligna, primitiva o secondaria (vale a dire come metastasi di altri tumori). Il mixoma ne rappresenta la forma più diffusa, e costituisce da solo più della metà delle diagnosi di tumori cardiaci. Per una diagnosi accurata, e soprattutto indicazioni terapeutiche adeguate, è importante indirizzarsi verso un centro in cui la malattia è affrontata con un approccio multidisciplinare che comprenda cardiochirurgo, cardiologo, cardioanestesista e naturalmente oncologo, per unire competenze specialistiche diverse e ottenere il miglior inquadramento diagnostico e terapeutico possibile. Il mio suggerimento è di rivolgersi a un IRCCS cardiologico (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Sono ospedali a elevata specializzazione e la lista è sul sito del Ministero della Sanità».
Questa risposta è stata pubblicata su La Repubblica del 30/01, nella rubrica "Il medico risponde". La pagina è disponibile nell'allegato di seguito.