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Colesterolo, cosa c’è da sapere

Lo spiega il Dr. Pablo Werba in un'intervista a Tv2000

23 Ottobre Ott 2017 0000 5 years ago

Senza non si potrebbe vivere. Ma pur svolgendo funzioni preziose per l’organismo, il colesterolo resta temutissimo perché rappresenta uno dei più noti (e discussi) fattori di rischio cardiovascolare. Aiuta a fare chiarezza sul tema il Dr. Pablo Werba in questa intervista andata in onda all'interno del programma “Il mio medico” su Tv2000 (Canale 28 digitale terrestre, o 140 di Sky).

Il colesterolo non circola libero nel sangue, ma è legato a particolari proteine “trasportatrici”, creando così strutture complesse: si può unire alla proteina “ApoA” formando il colesterolo HDL detto anche “buono”, oppure può unirsi alla proteina “ApoB”, formando il colesterolo LDL, detto anche “cattivo”.

Perché queste attribuzioni di bontà (o perfidia)? Studi epidemiologici hanno evidenziato che più alto è il colesterolo LDL maggiore è il rischio che si formino depositi arteriosi. Questi, nel tempo, possono infiammare e irrigidire le arterie (aterosclerosi), fenomeno che può portare conseguenze serie come infarto, angina pectoris o ictus. Al contrario, il colesterolo HDL agisce come uno spazzino che tiene pulite le arterie rimuovendo il colesterolo LDL in eccesso.

A cosa è dovuto un colesterolo alto? Valori elevati di colesterolo, in particolare l'LDL, possono essere legati a stili di vita sbagliati, un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi e sedentarietà, o a patologie (per esempio tiroidee o renali) che ne alterano i valori, o ancora alla somministrazione di farmaci, il cortisone ne è un esempio per tutti. Altre volte invece alti livelli di colesterolo sono dovuti alla presenza di forme genetiche familiari, che possono essere più o meno severe.

I valori soglia oltre i quali preoccuparsi non devono tuttavia essere considerati in modo assoluto, ma interpretati in funzione delle condizioni globali della persona e della presenza di altri eventuali fattori di rischio come familiarità, sovrappeso, abitudine al fumo, ipertensione, diabete, per citarne alcuni.

Pablo Werba, Responsabile Unità Prevenzione Aterosclerosi, Centro Cardiologico Monzino

Per saperne di più guarda l’intervista: