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L'attività fisica, pilastro della prevenzione

Un'intervista a Pablo Werba, responsabile dell'Unità Prevenzione Aterosclerosi

4 Ottobre Ott 2017 0000 6 years ago

La migliore prevenzione punta a correggere globalmente i molteplici fattori che minacciano la salute cardiovascolare. Consapevole di questo, l’industria farmaceutica ha sviluppato le “polypill”, compresse che contengono vari composti con diversa azione preventiva. C’è però una polypill "naturale”: l’attività fisica, capace di migliorare, e a volte normalizzare, molti fattori di rischio come sovrappeso, glicemia alta, ipertensione, trigliceridi alti, ecc. L’efficacia è paragonabile, in molti casi, a quella dei farmaci.

Per saperne di più, abbiamo fatto tre domande al Dr. Pablo Werba, responsabile dell'Unità Prevenzione Aterosclerosi del Centro Cardiologico Monzino

Quali sono davvero i benefici di un’attività fisica regolare?

Per chi assume medicinali per il controllo dei fattori di rischio, l’esercizio fisico spesso permette di ridurne le dosi, o addirittura di eliminarli, con meno costi e meno effetti avversi. A livello generale, inoltre, i dati evidenziano che un esercizio fisico svolto con regolarità porta una riduzione fino al 30% della mortalità cardiovascolare e totale. Ma non è tutto: l’attività fisica ha effetti positivi su alcune condizioni psicosociali di rischio per il cuore come la depressione, lo stress e l’isolamento.

Quale tipo di movimento bisogna fare?

L’attività fisica può essere realizzata al lavoro nel caso di professioni che comportano impegno fisico (i muratori, per citare un esempio) oppure può configurarsi in attività extra-lavorative strutturate (allenamento o sport) o non strutturate, come delle passeggiate per esempio.

E quanto?

Una buona notizia, specialmente per i meno dinamici: la riduzione più marcata della mortalità si ottiene passando dalla sedentarietà ad un’attività fisica moderata, con pochi benefici aggiuntivi facendo un’attività intensa. Contano però la quantità e la costanza: sono raccomandati 30 minuti di attività moderata (es. cyclette), almeno 5 giorni alla settimana, oppure 20 minuti di attività intensa (es. corsa) almeno 3 volte alla settimana o, a piacere, una combinazione di entrambe.