Ambrogino d’Oro al cardiochirurgo Emad Al Jaber
Il 7 dicembre la cerimonia
Emad Al Jaber, Direttore dell’Unità di Cardiochirurgia Mininvasiva ed Endoscopica del Centro Cardiologico Monzino, riceverà il 7 dicembre prossimo l’Ambrogino d’Oro, l’ambita Medaglia di Benemerenza Civica che la città di Milano riserva ai milanesi di nascita o di adozione che hanno contribuito alla valorizzazione della città.
Il contributo di Al Jaber va nella direzione dell’eccellenza sanitaria che fa di Milano la capitale italiana della medicina e delle scienze della vita. Il cardiochirurgo ha infatti introdotto a Milano, al Monzino, la tecnica innovativa dell’endoscopia cardiaca, praticata in pochi centri al mondo, che permette di operare il cuore senza aprire il torace.
Il principio della metodica consiste nel praticare sul petto, in una posizione poco visibile, un taglio di non più di tre centimetri, sufficiente a introdurre una videocamera che raggiunge il cuore permettendo una visione completa. Una volta impiantata la circolazione extracorporea da vene e arterie periferiche, attraverso la telecamera e speciali strumenti endoscopici, il chirurgo lavora a cuore aperto non più guardando all’interno del torace, ma su uno schermo che restituisce una visione del cuore estremamente dettagliata, rendendo possibili gesti chirurgici semplificati, precisi e mirati.
“Sono onorato di questo prestigioso riconoscimento, che voglio condividere con tutto lo staff medico-sanitario del Monzino – dichiara Al Jaber – L’endoscopia cardiaca è il futuro della cardiochirurgia e sono orgoglioso di poter dire che a Milano è già il presente. Mi sono appassionato a questa tecnica già otto anni fa da specializzando, e oggi ho raggiunto quota 2000 interventi, eseguiti in Italia e all’estero. Vedo che la tecnica si affina di pari passo con l’evoluzione tecnologica e soprattutto amplia le sue indicazioni. Finora è stata applicata con successo alle patologie valvolari ed è diventata di routine, senza bisogno di selezionare i pazienti, anche nei casi più complessi. Ma si può estendere alla rimozione dei tumori cardiaci, alla correzione di alcuni difetti cardiaci congeniti, come quello del setto interatriale, fino ai disturbi del ritmo come la fibrillazione atriale. Per questo sono convinto che l’endoscopia a poco a poco diventerà il nuovo modo di operare il cuore.”
L’ultima frontiera superata da Al Jaber è la riparazione in contemporanea delle tre valvole del cuore – mitrale, aortica e tricuspide – con un taglio chirurgico non superiore a tre centimetri: un intervento che è esclusiva dei migliori centri cardiologici al mondo.