Progressi della cardiochirurgia italiana: addio alla protesi della valvola aortica

La tecnica cardiochirurgica Ozaki, perfezionata al Monzino, permette di sostituire la valvola utilizzando il tessuto del paziente

28 Luglio Lug 2020 4 years ago

Al Centro Cardiologico Monzino sono stati superati i 100 interventi di ricostruzione della valvola aortica con la tecnica Ozaki, l’unica al mondo che utilizza al posto della protesi di derivazione animale il tessuto pericardico del paziente. I risultati, appena analizzati dall’Imperial College of London, sono ottimi: la nuova valvola è in grado di garantire un flusso sanguigno simile a quello nativo, ripristinando così la funzionalità originaria della valvola aortica.

«La tecnica Ozaki è una delle maggiori innovazioni in cardiochirurgia degli ultimi quindici anni - dichiara il Professor Gianluca Polvani, Direttore della Cardiochirurgia e neodirettore del Dipartimento di Chirurgia cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino-. Rappresenta infatti un modo del tutto nuovo di ricostruire la valvola aortica senza la necessità di impiantare protesi, con vantaggi indiscutibili per i pazienti».

Per maggiori informazioni, il comunicato stampa è disponibile qui e nell'allegato di seguito.

Nella foto in alto: il Professor Gianluca Polvani (al centro) con l'équipe chirurgica della procedura di sostituzione della valvola aortica con la tecnica Ozaki

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